Se è vero che siamo ciò che mangiamo, forse dovremmo ripensare il nostro modo di alimentarci per salvaguardare la nostra salute e cambiare la nostra impronta ecologica sul pianeta.
Vi proponiamo la visione di 3 film su tematiche legate all’alimentazione e all’industria alimentare.
Partiamo dal più vecchio in termini cronologici: Super Size me è un documentario del 2004, in cui il regista Morgan Spurlock fa un’esperimento su se stesso, provando ad alimentarsi per un mese intero, ogni pasto della giornata, in una delle più note catene di fast food. Seguito da un team di medici che monitorano il cambiamento delle sue condizioni di salute, sia fisica che psicologica, il regista affronta il problema dell’obesità negli Stati Uniti, dimostrando la tesi secondo cui il cibo spazzatura è dannoso per la salute umana.
L’aspetto più evidente è il suo aumento di peso, ma anche la dipendenza creata da questo tipo di alimentazione, e la conseguente depressione se se ne abusa, sono aspetti non secondari, che sottolineano come l’impiego di ingredienti poveri e poco salutari sia consapevolmente utilizzato per massimizzare i profitti nell’industria dei fast food.
Il secondo documentario è Cowspiracy, il segreto della sostenibilità ambientale diretto nel 2014 da Kip Andersen e Keegan Kuhn, un film di denuncia sull’impatto che l’allevamento intensivo ha sul nostro pianeta e sulle omissioni di molte delle associazioni ambientaliste intervistate nel rilevare il ruolo rilevante che ha l’industria della carne.
L’impatto degli allevamenti intensivi riguarda le emissioni di gas serra, la deforestazione, il consumo e inquinamento di acqua e di suolo: un business che ha interessi economici, politici e sociali e che secondo le ricerche dei registi inquina più dell’intero settore dei trasporti. Un film di denuncia che porta con se il messaggio che il vero cambiamento inizia da noi stessi.
Da vedere anche Seaspiracy – Esiste la pesca sostenibile? 2021 da Ali Tabrizi e prodotto da uno dei registi di Cowspiracy, un’indagine sulla pesca industriale come principale causa dei problemi ambientali legati al mare.
Concludiamo con un film di fiction del 2017, Okja del regista sudcoreano Bong Joon-ho, non un documentario, ma un film di fantascienza che ci ha colpito molto per la sua umanità.
Il film racconta la storia della relazione tra la protagonista Mija, una ragazzina sudcoreana e Okja, un maiale-ippopotamo gigante, un supermaiale, creato in laboratorio da una multinazionale per trarne un superprofitto, una volta messo in commercio come specie destinata all’alimentazione umana.
La multinazionale, con il pretesto di provare a eliminare la fame nel mondo, ha creato diversi esemplari di supermaiali e li ha inviati in diversi luoghi nel mondo con lo scopo di selezionare l’esemplare migliore da sviluppare.
Okja è cresciuta nella campagna della Corea del Sud dalla protagonista Mija la quale le si affeziona al tal punto da lasciare le montagne su cui è vissuta per andare a New York e opporsi, insieme a un gruppo di ambientalisti, al destino per cui era Okja era stata creata.
Un film sul tema degli scandali agroalimentari, ma che è anche una favola moderna sull’amicizia che si può creare tra un essere umano e animale (anche se geneticamente modificato).
E voi li avete visti? Cosa ne pensate?
Avete degli altri film da consigliarci? Leggiamo sempre con piacere le vostre risposte.
Ps: i film citati sono visibili su Netflix o su Youtube
3 film (+1) su alimentazione e ambiente
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