Comunicato stampa di Bionovara

Le proteste dei trattori continuano, ma noi non ci riconosciamo.

Nelle ultime settimane ci siamo sentiti chiedere spesso cosa ne pensiamo della situazione delle proteste dei trattori e al mercato abbiamo avuto modo di confrontarci con molte persone che volevano capire meglio se fosse un bene o un male quello che sta succedendo in tutta Europa.

Come piccoli produttori biologici dell’associazione Bionovara abbiamo deciso che era arrivato il momento di dire la nostra, di far sentire la nostra voce di aziende agricole che praticano un’agricoltura sostenibile: così ci siamo riuniti, confrontati e abbiamo scritto un comunicato stampa che è stato pubblicato su varie testate giornalistiche nei giorni scorsi (sotto trovi i pdf da scaricare per leggerli integralmente).

Abbiamo anche condiviso molti altri articoli su questo argomento che abbiamo raccolto in una delle storie in evidenza su Instagram così che chi vuole approfondire possa andare a recuperare.

Una cosa però la condividiamo con queste proteste: il fatto che è arrivato il momento di dare attenzione al mondo agricolo, settore primario che è stato a lungo trascurato dalla politica e relegato a “lavoro poco nobile e per persone ignoranti”, per chi non aveva voglia di studiare.

Per quella che è la nostra esperienza in questi anni di lavoro a contatto con tante micro-azienda agricole, possiamo dire che la maggior parte delle persone che hanno deciso di diventare contadini lo hanno fatto dopo aver studiato tanto, e dopo aver lavorato anche in altri settori per molto tempo: questo ha portato alla nascita di tante piccole realtà che offrono un punto di vista diverso e un modo di fare agricoltura attento all’ambiente, a chi ci lavora e alla qualità del cibo che si produce.

La verità è che realtà è molto più complessa di quella che sembra e ci teniamo molto a far comprendere che non è puntando il dito contro la transizione ecologica che si risolverà il problema, perché se non verrà messa al primo posto la tutela ambientale non ci sarà un bel niente da salvare.

Ogni giorno però ognuno di noi può fare la sua parte scegliendo quali aziende e quale sistema sostenere, ogni volta che decidiamo cosa acquistare e con che cibo vogliamo nutrirci.

 

Articoli pubblicati su La Stampa, AronaOggi, Corriere di Novara

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