ECOVILLAGGIO e COMUNITÀ RESIDENTE

Il Villaggio Verde di Cavallirio (NO) è un progetto di ecovillaggio ideato agli inizi degli anni ’80 da Bernardino del Boca, come centro sperimentale per l’evoluzione della coscienza, un libero laboratorio del vivere ricercando l’armonia con sé stessi, gli altri e la natura. Attualmente la comunità residente all’interno dell’ecovillaggio è formata da una ventina di abitanti, compresi 5 bambini, desiderosi di fare esperienza di un nuovo modello di vita, che si contrappone a quello frenetico e inquinante delle città. Non vi è un’ispirazione politica o religiosa prevalente, né una regolamentazione rigida: ognuno è libero di partecipare alle attività comuni secondo le sue disponibilità ed inclinazioni, in base alle necessità del gruppo e alla propria coscienza e responsabilità individuale.

LA COMUNITÀ RESIDENTE

La comunità residente del Villaggio Verde è iniziata con un primo piccolo gruppo di persone che nel 1982 ha iniziato a costruire il primo insediamento delle unità abitative che oggi formano il Villaggio Verde. Ora siamo circa 20 membri permanenti, tra cui 4 bambini, e sebbene non sia semplice definire cosa ci tenga uniti come comunità, potremmo dire che tutti siamo legati a questo luogo in cui abbiamo scelto di vivere e di cui ci prendiamo cura. Siamo persone molto diverse fra loro per età, provenienza (Sumio arriva dal Giappone e Araceli dal Messico) e interessi personali, ma fra di noi si è instaurato un legame di fiducia e di mutuo aiuto che è più vicino al concetto di famiglia che a quello di buon vicinato.
Ogni nucleo familiare ha un’unità abitativa autonoma con cucina propria e un bagno, mentre il numero delle altre stanze varia a seconda del numero dei componenti della famiglia. Normalmente mangiamo insieme una volta alla settimana in uno spazio comune, mentre molto più spesso capita che qualcuno vada a cena o a pranzo a casa di qualcunaltro.

I residenti della comunità conducono le attività quotidiane per il mantenimento del posto e la sua gestione generale e si riuniscono una volta alla settimana per la riunione della comunità, per valutare le attività da svolgere, cercando di raggiungere il consenso nelle decisioni da prendere.
Aderiamo alla Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (RIVE) e al Global Ecovillage Network (GEN-Europe).

Una Comunità Nuova

Il Villaggio Verde, pur strutturandosi sul modello di una cooperativa agricola/edilizia, è in primo luogo una comunità e una scuola di vita: un nucleo abitativo inserito nella natura, dove tutti possono partecipare direttamente alla gestione e intervenire a livello decisionale sulla base della responsabilizzazione individuale. Il Villaggio Verde si pone quindi un obiettivo ben definito: riutilizzare i terreni agricoli in abbandono e trasformarli in parchi e giardini auotoproduttivi mediante una nuova forma di agricoltura, allo scopo di produrre alimenti di base per il consumo interno di una nuova e vera comunità.
Il Villaggio Verde si propone di ricreare un rapporto equilibrato fra gli esseri umani e la natura e conseguentemente tra uomo e uomo, basato sui valori di consapevolezza, comprensione e rispetto.
In quest’ottica, il nucleo abitativo assume un ruolo fondamentale e si pone come elemento chiave nell’ambito di un approccio globale che non è soltanto sperimentazione, ma, soprattutto, scelta di vita.
L’architettura e le tecnologie strutturali e di servizio del Villaggio Verde sono realizzate in funzione del loro ruolo strumentale, finalizzato al più armonico rapporto tra l’uomo e l’ambiente.
Tutte le costruzioni saranno realizzate con materiali edili che privilegiano l’essenzialità, la semplicità, la funzionalità, il recupero, la comodità e la durata nel tempo.
In particolare, le unità abitative sono concentrate in un unico nucleo centrale di forma semicircolare. Questa soluzione, oltre a concretizzare il concetto di “comunità”, offre considerevoli vantaggi pratici, poiché consente, fra l’altro, di:
– occupare solo l’1% del territorio, che può quindi essere destinato quasi completamente alla produzione agricola e al pascolo per i cavalli;
– creare un microclima temperato grazie al laghetto centrale;
– ridurre i costi di realizzazione delle unità abitative e contenere i costi di condizionamento mediante l’esposizione di un’unica parete esterna.
Il progetto, infine, prevede anche appositi spazi destinati alle attività creative ed educative nei campi dell’arte, della cultura e dell’artigianato: un ulteriore elemento che non riveste un ruolo marginale, ma, anzi, è parte integrante di quel modello di vita al Villaggio Verde. Ogni eventuale costruzione futura sara realizzata con materiali edili che privilegiano l’essenzialità, la semplicità, la funzionalità, il recupero, la comodità e la durata nel tempo.

ENERGIE RINNOVABILI E SOSTENIBILITÀ

Abbiamo un impianto fotovoltaico installato sopra i tetti delle case che fornisce un fabbisogno di energia elettrica di 16 kW collegato alla rete in modalità scambio sul posto e un impianto solare termico, realizzato in autocostruzione, per l’acqua calda sanitaria. Quasi tutte le case sono munite di stufa a legna o a pellet, alcune delle quali sono anche utilizzate come termocucina. La legna per il riscaldamento proviene dai nostri boschi principalmente da piante cadute o pericolanti, evitando così di tagliare piante vive.
Abbiamo un pozzo per l’acqua potabile, che pesca da una falda acquifera sotteranea alla profondità di 70 metri, che ci permette di essere autonomi rispetto alla rete dell’acquedotto comunale, alla quale siamo comunque collegati in caso di necessità.
La vecchia foresteria è stata ristrutturata durante la realizzazione del Bed & Breakfast secondo i criteri della bioedilizia.
Abbiamo un orto comunitario dove ogni famiglia può sperimentare il metodo di coltivazione che più preferisce per la produzione della propria verdura. Molti di noi si preparano il pane a lievitazione naturale con la pasta madre oltre a trasformare in marmellate e conserve le eccedenze di frutta e verdura da consumare nell’inverno. Facciamo degli acquisti collettivi di alimenti biologici che non produciamo noi (pasta, riso, olio, legumi…). Gli scarti di cibo sono compostati e riutilizzati nei giardini. Facciamo la raccolta differenziata di tutti i nostri rifiuti, e cerchiamo il più possibile di riutilizzare ciò che non si può riciclare.
Alcuni prodotti per le pulizie sono fatti in casa, per lo più utilizzando la lisciva di cenere della stufa a legna: quindi utilizziamo un prodotto di scarto di un processo per inserirlo in un altro dove diventa una risorsa, un semplice esempio pratico di “pensiero sistemico”.
Molti mobili e oggetti sono recuperati, restaurati, aggiustati oppure costruiti con materiali di recupero utilizzando la falegnameria del Villaggio Verde.

Abbiamo ancora molti progetti per far crescere l’ecovillaggio:
– il completamento della sistemazione e catalogazione della Biblioteca della Fondazione Bernardino del Boca con libri e riviste di settore raccolti negli anni dal prof. Del Boca e da Francesca De Coltana
– il completamento del primo piano dell’edificio che ospiterà tale Biblioteca
– la realizzazione di un agriturismo e di un’aula di fattoria didattica al piano terreno
– la realizzazione di un impianto di fitodepurazione per rendere l’acqua del laghetto più limpida

IL METODO DECISIONALE

La nostra comunità usa il metodo del consenso per prendere le decisoni durante le riunioni settimanali. Nel caso di decisioni fondamentali, in presenza di un blocco espresso anche solo da una persona, la proposta non viene approvata (questa posizione deve essere spiegata apertamente a tutti).
Ogni proposta viene presentata e discussa apertamente da tutti i partecipanti, che possono apportare modifiche fino a giungere ad una formulazione condivisa da tutto il gruppo: l’importante è che non ci siano veti palesi, se qualcuno non è d’accordo su una decisione, ma la accetta, si può procedere.
Questo metodo decisionale si fonda sulla responsabilità di tutti i membri del gruppo ed evita le spaccature tra maggioranza e minoranza che possono compromettere il clima di armonia e la fiducia interna del gruppo. L’attuale gruppo di abitanti al Villaggio Verde si caratterizza per una spiccata autonomia che lascia ampio spazio alla ricerca personale ed intraprendenza individuale o famigliare.

COS’È UN ECOVILLAGGIO?

Il termine ecovillaggio è la traduzione del termine inglese eco-village, utilizzato per la prima volta nel libro – pubblicato nel 1991 – di Robert e Diane Gilman “Eco-villages and Susteinable Communities” – ovvero Ecovillaggi e comunità sostenibili.
Tre anni dopo viene fondato il Global Ecovillages Network (Gen), una rete mondiale di ecovillaggi che ha il suo battesimo ufficiale un anno dopo a Findhorn, storica comunità scozzese, dove viene celebrato il primo meeting. Definire un ecovillaggio è una cosa complicata. Basti pensare che il network mondiale include esperienze come quella di Sarvodaya (2.000 villaggi sostenibili in Sri Lanka), la Federazione di Damanhur, piccoli ecovillaggi rurali come Gaia Asociación in Argentina e Huehuecoyotl in Messico, oltre a progetti urbani come il Los Angeles EcoVillage e Christiania (un quartiere di Copenhagen).
L’ecovillaggio è un tipo di comunità basata esplicitamente sulla sostenibilità ambientale.
I principi di questo tipo di comunità, secondo l’ecologo ed agronomo australiano David Holmgren (co-fondatore della Permacultura, che ne è uno dei maggiori teorici), sono i seguenti:
adesione volontaria dei partecipanti e condivisione dei principi fondanti;
nuclei abitativi progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale;
uso di energie rinnovabili;
autosufficienza alimentare basata su permacultura o altre forme di agricoltura biologica.
Secondo il Global Ecovillage Network (GEN) :
l’ecovillaggio è un centro abitato moderno dove l’uomo vive in armonia e cooperazione con la natura, sperimentando nuove tecnologie e nuove abilità per creare un modo di vivere più sostenibile, pacifico e diverso.
Per poter parlare di ecovillaggi è necessaria la presenza di elementi come:
 una produzione di beni e alimenti che non danneggi l’ambiente;
 avere processi costruttivi ecologici che permettano di creare edifici che favoriscono la nostra salute;
 la presa di decisioni in comune;
 la previsione di spazi per la crescita personale;
 prevedere celebrazioni e rituali in comune;
 avere servizi ed educazione per la comunità dei dintorni.
Le realtà degli ecovillaggi intende dar vita a nuove forme di convivenza, tali da rispondere all’attuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. L’ecovillaggio costituisce un laboratorio di ricerca e sperimentazione verso stili di vita alternativi ai modelli socio-economici più diffusi.

LA RETE ITALIANA DEI VILLAGGI ECOLOGICI (RIVE)

La Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (RIVE, www.ecovillaggi.it ) è un’associazione che si propone di creare una rete permanente di collaborazione tra comunità, progetti, associazioni e singoli interessati allo sviluppo dell’idea comunitaria e della sostenibilità ambientale. Alla RIVE appartengono esperienze differenti tra loro per orientamento filosofico e organizzazione, ma tutte comunque ispirate a un modello di vita sostenibile dal punto di vista ecologico, spirituale, socioculturale ed economico.
L’associazione Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (RIVE) è nata nel dicembre 1996 per tenere in contatto le tante eterogenee realtà degli ecovillaggi che sono sparse sul territorio italiano e per supportare la nascita di nuove. La diversità tra i membri della RIVE è un tratto caratterizzante dell’associazione stessa, in quanto ricchezza che ispira a molteplici stili di vita. Infatti, ad essa appartengono esperienze comunitarie differenti tra loro per orientamento filosofico e organizzativo ma tutte tese verso un modello di vita responsabile e sostenibile dal punto di vista ecologico, spirituale, socioculturale ed economico, intendendo per sostenibilità l’attitudine di un gruppo umano a soddisfare i propri bisogni senza ridurre, ma anzi migliorando le prospettive ambientali, presenti e delle future generazioni. Da allora la rete è cresciuta diventando il più importante riferimento italiano in materia di ecovillaggi e vita comunitaria.
La RIVE ritiene che le esperienze di vita comunitaria siano dei veri e propri laboratori di sperimentazione sociale ed educativa per un mondo migliore;
 riconosce come base etica del proprio operare l’equità sociale fondata sull’armonia spirituale, economica ed ecologica;
 favorisce la diffusione delle esperienze di comunità ed ecovillaggi già esistenti ed il sostegno dei progetti in formazione;
 sostiene e collabora con tutte le realtà che lavorano per una cultura di pace, reciproca accettazione, rispetto delle diversità e solidarietà.
La RIVE offre la possibilità di far incontrare membri, sostenitori e simpatizzanti degli ecovillaggi italiani;
 l’organizzazione di incontri aperti a tutti e le riunioni dei soci durante l’anno;
 la possibilità di rappresentare la moltitudine colorata dei villaggi ecologici tramite un unico soggetto;
 sostegno e consulenza per i nuovi progetti;
 un sito web e una newsletter dove i soci possono presentarsi, far conoscere le proprie attività e una mailinglist per collaborare con la rete;
 un contatto diretto con il movimento internazionale degli ecovillaggi, tramite la partecipazione al GEN-Europe (Global Ecovillage Network).
Attualmente è composta da moltissime esperienze suddivise in diversi gruppi: ecovillaggi esistenti, ecovillaggi in costruzione, progetti di ecovillaggi. Ogni anno la rete RIVE organizza un incontro estivo a cui partecipano centinaia di persone interessate alle tematiche della vita comunitaria.

IL GLOBAL ECOVILLAGE NETWORK (GEN)

La rete GEN (Global Ecovillage Network, www.gen.ecovillage.org ) è un servizio informativo ed educativo a livello mondiale, che dà sostegno ad ecovillaggi e comunità, e alle persone interessate ai loro obiettivi. Fondata nel 1995, annovera ora migliaia di membri e promuove il modello di ecovillaggio e di ecoturismo ad organismi nazionali ed internazionali, tra cui la commissione ECOSOC delle Nazioni Unite di cui è membro consultivo.

Il GEN-Europe è l’associazione europea degli ecovillaggi. Promuovendo il concetto di ecovillaggio sostiene la protezione dell’ambiente, la cura della Terra e la costruzione di comunità armoniose. Il GEN-Europe favorisce lo sviluppo di ecovillaggi come modello di insediamenti umani sostenibili attraverso lo scambio di comunicazioni, la partecipazione, l’educazione e il lavoro in rete. Fornisce assistenza nello sviluppo di ecovillaggi, comunità sostenibili e reti in Europa, nel Medio Oriente e in Africa. GEN-Europe è la segreteria regionale della Rete Globale degli Ecovillaggi (Global Ecovillage Network, GEN), un’Organizzazione Non Governativa riconosciuta con ruolo consultivo speciale dal Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite, e partner dell’UNITAR (United Nations Institute for Training and Research). Il GEN è stato fondato per rispondere ai gravi problemi esistenti a livello planetario: risorse naturali in via di esaurimento, espansione smodata dei centri urbani, senso crescente di alienazione da parte dei giovani, continua minaccia nei confronti delle popolazioni indigene, e rapido aumento della povertà in gran parte del mondo. L’intento del GEN è quello di contribuire a lenire queste pressioni e di offrire alternative concrete attraverso esempi di vita sostenibile in comunità caratterizzate da una filosofia di sostegno reciproco. Il GEN è rappresentato in tutti i continenti e conta più di 15000 membri in tutto il mondo.

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