Prendersi cura della Terra: in ricordo di Berta

In questo periodo che sembra diventare sempre più buio, dove le guerre e i disastri ambientali sono all’ordine del giorno, ci è sempre di conforto ricordarci le parole di una donna che è stata per noi e per molti un grandissimo esempio.

Ci piace ricordarla oggi nel giorno che sarebbe stato il suo compleanno, se il 2 marzo del 2016 non fosse stata brutalmente uccisa nella sua casa in Honduras, per aver guidato la lotta contro la costruzione di un progetto idroelettrico che avrebbe distrutto le terre ancestrali del suo popolo.

Berta Cáceres è stata la leader del popolo indigeno Lenca e cofondatrice del Consiglio delle Organizzazioni Popolari ed Indigene dell’Honduras (COPINH) con cui ha lottato tutta la vita per la salvaguardia ambientale delle sue terre, in difesa dell’ambiente e dei diritti delle popolazioni indigene.

Abbiamo avuto l’onore di conoscere Berta e trascorrere del tempo con lei quando nel 2011 abbiamo girato SPIRTI, il documentario ambientato nelle montagne dell’Honduras sulla cura della Terra e la spiritualità indigena.

Nel 2015 Berta ha ricevuto il prestigioso Goldman Environmental Prize, un riconoscimento mondiale che viene conferito agli attivisti che si dedicano alla salvaguardia ambientale.

Se oggi siamo qui a coltivare e prenderci cura della nostra terra è anche grazie a Berta e sono proprio le parole del suo discorso, durante la cerimonia di accettazione del premio, che continuano, anno dopo anno, a risuonarci nella mente:

“Svegliamoci, umanità! Non c’è più tempo. Scuotiamo le coscienze perché stiamo solo contemplando la nostra autodistruzione e lo sfruttamento dovuto al capitalismo rapace, al razzismo e al patriarcato. Il fiume Gualcarque ci ha chiamati e così come tutti gli altri che nel mondo come noi sono minacciati per questo, combattiamo per difendere la madre terra, militarizzata, sfruttata, avvelenata”.

Grazie Berta.

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